L’ultimo post è del giugno scorso. Allora faceva caldissimo,
ora freddissimo. Il meteo ci aiuta a percepire anche sul corpo il profondo gap
della nostra latitanza. Potremmo inventare di essere partiti in tournèe e
allora la colpa sarebbe dei fusi orari, potremmo puntare sulla responsabilità
della connessione Adsl (abbonamento da single spartito tra cinque computer),
potremmo chiudere il blog e tuffarci nella macchia telematica. Ma noi siamo
gente di fede, morali. E quindi passiamo alle giustificazioni.
“Scrivere o vivere, bisogna scegliere” diceva il
protagonista di un testo teatrale che anni fa ho sottolineato due volte. Ecco,
noi in questi sei mesi abbiamo vissuto, eccome. Vi interessa un riassunto?
Luglio è stato il mese delle prove. Prove mattina. Prove
pomeriggio. Prove a pranzo e uno spuntino. Tutti ci sentivamo incerti sul
futuro come abiti in un camerino. Non eravamo più convinti di niente, tutto era
opinabile. Ogni musica, ogni gesto, ogni effetto di luce tremava nel timore di
non essere riconfermato.
Agosto è stato il mese del trionfo. Il nostro spettacolo ha
debuttato al Meeting di Rimini (come si conferma qui: http://www.meetingrimini.org/default.asp?id=673&item=5465)
e le tantissime persone hanno applaudito in piedi un quarto d’ora, compresi
intellettuali cattolici e vips confusi tra la folla ma importantissimi.
Settembre è stato il mese del doloroso addio a Emilio. Non
che sia morto, ma la scelta improvvisa di lasciare la comunità non fa presagire
un futuro rosa. E quindi settembre è diventato anche il mese della ricerca del
nuovo marionettista per la nostra compagnia.
Ottobre è stato il mese di Carmelo. Tra i sessanta ospiti
(malati nella mente e nel fisico) di Casa Betania, abbiamo finalmente
individuato il degno erede di Emilio. Messo alla prova, è stato assunto senza
possibilità di replica. Carmelo ha i baffoni, è altruista, praticamente non
parla. Si poteva immaginare di meglio?
Novembre è stato il mese della ripesa vera e propria delle
prove. Il castelletto ha ritrovato la sua forma nella nostra base di Seveso (il
teatro della Misericordia). I marionettisti sono stati convocati e ri-motivati
con generiche promesse di tournèe in luoghi esotici (tipo Salsomaggiore Terme)
e di sempre attualissimi bonus-sigarette.
Dicembre è il mese delle slow-prove, quelle senza l’ansia
del debutto dietro all’angolo. Modifichiamo dove non ci convince, improvvisiamo
nuovi gesti, limiamo la traccia audio. Verranno i mesi della rincorsa. Adesso
ci godiamo il lato più gustoso del teatro.